Un gioco spontaneo permette ai bambini di analizzare intuitivamente la struttura del brano “Il cucù in fondo al bosco (Le coucou au fond des bois). Dal fondo ombroso di un bosco-pianoforte popolato di scuri e lenti accordi emerge, di tanto in tanto, il cuculo-clarinetto con il suo cu-cu.
Cosi’, nascosti e silenziosi dietro i tendaggi blu come un cielo notturno, i bambini appaiono all’improvviso e, aprendo le tende, sottolineano gli incisi dello strumento a fiato sulla trama cadenzata della tastiera. Riconoscere un timbro e prevedere l’andamento di un discorso musicale puo’ essere molto divertente.
Solo dopo l’ascolto della bellissima Fantasia Zoologica di C. Saint Saens, e dopo che il libero movimento ha permesso di
cogliere gli elementi sintattici del discorso musicale, il “Carnevale degli Animali” diventa racconto e la gestualità parola.
Capire come le arti si contaminino vicendevolmente non è cosa semplice.
L’obiettivo è riconoscere che la musica puo’ evocare immagini condivisibili e che le parole possono esplicitare l’ironia nascosta nella musica. Quel che si vuole è dotare i bambini di un linguaggio interdisciplinare e multidisciplinare con cui esprimersi, comprendere e comunicare, arricchire il loro bagaglio di immagini e vocaboli che traducano e alimentino le loro esperienze sensibili e la loro inclinazione estetica.